lunedì 9 giugno 2014

Top 10 Batteristi by Gibson (#1)

Classifica redatta dalla Gibson sui migliori 10 batteristi della musica rock
Top 10 Drummers 
by 
Gibson

10- Ringo Starr (The Beatles)
Ben lontano dall'essere un batterista appariscente, Ringo Starr fa il suo unico solo di batteria nell'ultimo album dei Beatles. Ma pur mantenendo un basso profilo questo batterista era una parte essenziale dei Beatles cui contribuì non solo con la sua inventiva e il suo drumming stravagante, ma anche con il suo carattere "amichevole" e con il suo approccio moderatore all'interno delle dinamiche della band, soprattutto durante la seconda fase della carriera del gruppo. Alcuni suoi album solisti come "Photograph", "You're Sixteen" e "It Don't Come Easy" sono stati ottimi album di successo.  

9. Stewart Copeland (The Police, Oysterhead)
Famoso per aver fuso insieme rock, jazz, ritmi mediorientali e reggae. Dopo aver contribuito ad esaltare con la batteria la musica dei Police, ha intrapreso un progetto sperimentale con Claypool (Oysterhead), un progetto orchestrale (Orchestralli) ed ha composto colonne sonore per vari film come Wall Street e Highlander II.

8. Josh Freese (A Perfect Circle, Devo, Nine Inch Nails).
Uno dei più ricercati batteristi da studio per la sua precisione e per il suo groove martellante, Josh Freese ha preso parte a quasi 300 dischi, inclusi quelli dei Puddle of Mudd, Offspring, 3 Doors Down, Avril Lavigne e Tracy Bonham. E' lui l'addetto alle pelli della band A Perfect Circle e Vandals ed è stato il batterista in tour di Nine Inch Nails e Guns n'Roses (1997-2000). Non molti batteristi possono vantare una tale esperienza negli ambiti sia del rock che del jazz e pure del metal. Le sue capacità coprono l'intera gamma di generi che la musica moderna offre.

 7. Ginger Baker (Cream)
Essenzialmente, durante il periodo con i Cream, Ginger Baker inventò l'assolo di batteria. Pioniere della doppia cassa è stato uno dei più influenti batteristi degli anni '60, con il suo sound potente che ispirato le successive generazioni di batteristi heavy metal. Dopo l'esperienza dei Cream, Baker si afferma come grande influenza della world music e del jazz, dimostrando un talento vero che trascende i generi. 

6. Mike Portnoy (Dream Theater) 
Con il suo approccio basilare ma meticoloso Mike Portnoy ha ridefinito il drumming nella musica progressive rock, come batterista e fondatore dei Dream Theater. Pur non essendo il più veloce  il più virtuoso ha sempre conservato come oiettivo principale quello di servire la canzone sperimentando dove possibile. Proprio quell'attenzione ai dettagli e la sua creatività hanno portato la band Avenged Sevenfold nel 2010 a chiedergli di accompagnarli in tour. 

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Top 10 Batteristi by Gibson (#2)

Top 10 Drummers 
by 
Gibson

5- Lars Ulrich (Metallica) 
Il metal non ha mai visto un batterista così interessante ed eccentrico come Lars Ulrich. Membro fondatore, songwriter e batterista della band dei Metallica, Ulrich è stato la forza trainante delle più conosciute tracce metal mai registrate. Il suo stile è semplice, ma rapido e deciso. Con i Metallica, Ulrich è sicuramente uno dei più popolari batteristi degli ultimi decenni. 

4- Dave Grohl (Nirvana, Foo Fighters, Them Crooked Vultures) 
Tra i più meritevoli batteristi del rock con i Nirvana, Dave Grohl ha preso il microfono in mano su "Marigold" dei Nirvana, b-side della canzone"Heart-Shaped Box". Grohl è poi diventato il fornt-man dei Foo Fighters con cui ha realizzato 7 album, ma non ha dimenticato la batteria, tornando a suonarla sugli album dei Queens of The Stone Age e con il supergruppo "Them Crooked Vultures". 

3- Keith Moon (The Who) 
La tecnica selvaggia di Keith Moon alla batteria era una parte della forza trainante degli Who, infatti il loro suono non è più stato lo stesso dopo la sua morte, nel 1978. Moon suonava la batteria con una temerarietà che molti batteristi "scolarizzati" avrebbero ritenuto essere una cosa da pazzi, ma è stata proprio questa sua personalità che lo ha reso la selvaggia e sfacciata anima della band. 

2- Neal Peart (Rush) 
Batterista e autore dei Rush, Neal Peart è considerato uno dei batteristi rock per eccellenza. E' conosciuto per le sue ingegnose parti di batteria e per i soli con passaggi stupefacenti, il che dimostra che la batteria può essere lo strumento principale. 

1- John Bonham (Led Zeppelin) 
Bonzo era famoso per la sua velocità, la sua intensità e il suo rapido piede destro, ma al di là di tutto, era un batterista che suonava "con l'anima". Nonostante tutta l'attenzione per i soli, per i ritmi e per le rullate, essenzialmente Bonham era un batterista molto semplice. Per le sue capacità di portare il tempo e di far scatenare la band (senza mai monopolizzare le luci dei riflettori, ma rivestendo comunque il ruolo di "campione nascosto" dei Led Zeppelin), Gibson.com lo riconosce come il Top Rock Drummer, un vero talento insostituibile.




domenica 8 giugno 2014

Top10 Bassisti by Gibson (#1)

The Top 10 Bassists of All Time
by
Gibson

10. John Paul Jones (Led Zeppelin)
Nonostante abbia fatto molto come polistrumentista dopo i Led Zeppelin, John Paul Jones verrà per sempre ricordato per il suo enorme contributo alla musica degli anni '60 - '70 in pezzi come, tra gli altri, "Ramble On" e "The Lemon Song".

9. Chris Squire (Yes)
Il membro più longevo degli Yes, l'unico ad essere presente in ogni album. Squire ha sviluppato il suo suono utilizzando il plettro ed esclusivamente il pickup al manico, incoroporando inoltre effetti per chitarra come il tremolo, il phaser ed il pedale del wah-wah nella sua tecnica bassistica.

8. Flea (Red Hot Chili Peppers)
Credeteci o no, Flea iniziò come trombettista alle scuole superiori. Passato al basso unì la sua tecnica con quella slap di Bootsy Collins nell'album di grande successo Blood Sugar Sex Magik. Cambierà strumentazione e negli album successivi suonerà molte meno note.

7. Les Claypool (Primus)
Slapping, tapping, bending, leva del vibrato ed uno strumming che trae ispirazione dal flamenco. Tutti questi elementi definisco lo stile del suono funk rock sperimentale della band di cui Claypool è frontman: i Primus.

6. Jaco Pastorius
La sua vita privata (tra problemi mentali e abuso di droga) è interessante quanto la sua tecnica, il che la dice lunga. Questo virtuoso, morto nel 1987 durante una rissa in un nightclub, era molto apprezzato da Miles Davis e Victor Wooten per la sua tecnica basata sull'uso esclusivo del pickup al ponte e del fingerstyle.





Top10 Bassisti by Gibson (#2)

The Top 10 Bassists of All Time
 by 
Gibson

5. Geddy Lee (Rush)
Per più di 40 anni ha guidato la band protagonista del prog-rock mondiale. Oh si, questo personaggio brillante è anche il cantante ed il tastierista dei Rush. Molti bassisti "heavy" sono stai fortemente influenzati da Geddy Lee (Cliff Burton, Steve Harris degli Iron Maiden, John Myung dei Dream Theater e Les Claypool dei Primus).


4- Cliff Burton (Metallica)
 Burton ha contribiuto a tre grandi album dei Metallica prima di morire all'età di 24 anni nel 1986 in un incidente d'autobus. Conosciuto per il suo ruolo di "bassista leader", Burton ha dato un maggiore contributo al suono dei Metallica rispetto agli altri bassisti, partecipando sia alla composizione delle melodie che a quella degli assoli.

 3- John Entwistle (The Who) 
Versatile bassista degli Who, Entwistle era imprevedibile, poteva passare dal melodico e solido al ritmico e rumoroso (fu uno dei primi a usare un Marshall Stack). Appassionato di strumenti, ha accumulato più di 200 bassi, prima di morire di infarto nel 2002.

 2- James Jamerson 
Questo genio del basso è rimasto inspiegabilmente sconosciuto fino a qualche anno fa, quando la Rock and Roll Hall of Fame lo ha introdotto tra i suoi favoriti nel 2000. Avendo preso parte a tutte le hit di successo dei Motown Records, lo si può ascoltare in classici come "My Girl", "For Once in my life", "I Heard it Through The Grapevine", e la lista potrebbe continuare all'infinito. 

1-Paul McCartney (The Beatles) 
Anche se non si può certo negare la sua bravura, non penseresti mai che Macca possa trovarsi al top di questa lista. Ma lo abbiamo messo al primo posto perchè sfidiamo chiunque a trovare un bassista così influente in tutto il sistema solare. E comunque non lo si troverebbe. McCartney è diventato il bassista dei Fab Four dopo che il primo bassista della band, Stuart Sutcliffe lasciò il gruppo per iscriversi ad una scuola d'arte.

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venerdì 6 giugno 2014

Date Tour Giugno 2014

Giugno è un mese intenso per Joe Bonamassa. Il chitarrista, impegnato a girare l'Europa in occasione del suo tour estivo, terrà ben 15 concerti (contando la data di ieri in Danimarca) in soli 23 giorni. Instancabile come la sua musica Joe Bonamassa si conferma un eccellente "macchina da live"!!!

Giugno 2014

05   Sonderborg   Danimarca   Molleparken
06   Solvesborg   Svezia   Sweden Rock (Festival)
07   Landgraaf. Holland   Olanda   Pinkpop Festival
09   Lille   Francia   Lille Zenith Arena
10   Nantes   Francia   Nantes Zenith Metropole
13   Strasburgo   Francia   Strasbourg Zenith Europe
14   St. Goarshausen   Germania   Loreley Open Air/Classic Rock Night
15   Leistershire   Inghilterra   Download Festival
18   Bordeaux   Francia   Bordeaux Patinoire Meriadeck
19   Tolosa   Francia   Tolouse Zenith
21   Basauri   Spagna   Azkena Festival
23   Marsiglia   Francia   Marseille Dome
24   Nizza   Francia   Nice Palais Nikaia
26   Firenze   Italia   Teatro Comunale
28   Londra   Inghilterra   Calling Festival


Dopo un periodo di vacanza il tour di Joe Bonamassa riprenderà dagli Stati Uniti con la data del 27 Agosto a Cheyenne nel Wyoming.

martedì 3 giugno 2014

Gibson Top Ten Guitarists pt1

Top 10 Guitarists
by
GIBSON

10- Pete Townshend (The Who)
Nessuna chitarra ha mai avuto un suono così rabbioso come quella suonata da Pete Townshend. Ascoltate "Young Man Blues" sul Live at Leeds oppure "The Real Me" su Quadrophenia, e sentirete il suono di un uomo sul bordo di un precipizio, che abusa del suo strumento, essendo l'unico modo di esprimere la sua rabbia repressa. Troppo unico per conformarsi ai Mods, troppo musicale per essere un vero punk, Pete Townshen è un caso a sè.
Michael Wright

9- Robert Johnson
Non esiste un chitarrista che ha avuto un così grande impatto sul blues moderno e sulla chitarra quanto Robert Johnson. Keith Richards una volta ha descritto il suono di Johnson "come fosse Bach". Clapton definisce la musica di Johnson "Il pianto più potente che si possa trovare in una voce umana".
Russell Hall

8-Chet Atkins
Uno dei membri fondatori e degli "architetti" del suono tipico di Nashville è stato proprio Chet Atkins, senza dubbio il più grande chitarrista country di tutti i tempi. Guardatevi il DVD "Chet  Atkins: Certified Guitar Player" e vi renderete conto dell' inequivocabile grandezza di questo chitarrista.
Sean Dooley

7- Eddie Van Halen (Van Halen)
Tutti gli innumerevoli chitarristi del mondo possono essere divisi in due gruppi: quelli "pre-Van Halen" e quelli "post-Van Halen". Eddie ha inventato il tapping a due mani, creando una cacofonia sinfonica mai sentita prima, e da quel momento in poi il rock non è più stato lo stesso. Eddie è stato il più influente chitarrista degli ultimi 30 anni.
Sean Dooley

6- Jeff Beck (The Yardbirds, The Jeff Beck Group)
 Solo i più rari musicisti sono capaci di celebrare il loro 65° compleanno registrando uno dei loro migliori album, e Beck lo ha fatto con l'album del 2010 "Emotion & Commotion", che richiama la passione del sui capolavori del 1970 "Blow By Blow" e "Wired". In un piccolo club, oppure al Crossroad Festival, Beck è il maestro indiscusso della chitarra elettrica.
Ted Drozdowski

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Gibson Top Ten Guitarists (pt2)

Top 10 Guitarists 
by 
GIBSON

5- Chuck Berry
La sua sintesi brillante di chitarra blues ed hillbilly ha portato alla nascita del linguaggio rock'n'roll. La sua tecnica affilata, il suo suono stupendo, e quel movimento di bending su "Carol" dicono molto di più di qualsiasi assolo super-shredding della storia. Uno dei più grandi di sempre.
Bryan Wawzenek

4. Eric Clapton (Cream, Derek and the Dominos)
Dimenticate gli assoli, i Cream, Derek and the Dominoes e gli Yardbirds. Basta l'assolo di "My Guitar Gently Weeps" dei Beatles per dire che i ragazzi dovrebbero continuare a scrivere "Clapton is God" sui muri delle loro città. Il chitarrista soprannominato Slowhand ha sempre avuto una forte propensione per la melodia e per gli assoli improvvisati comunque pieni di sostanza, con il suo suono profondo e sentimentale, forte ed incendiario.
Aidin Vaziri


3. Keith Richards (The Rolling Stones)
Leader indiscusso dei Rolling Stones, re del riff, il migliore chitarrista ritmico della storia. Il suo "linguaggio" semplificato all'osso è di indimenticabile efficacia. Brown Sugar, Start me up, Keith ha spesso unito la chitarra ritmica e quella solista in una macchina da guerra con accordatura aperta tuttora al servizio di una canzone e di una band.
Bryan Wawzenek


2. Jimmy Page (Led Zeppelin)
Mago supremo, Page ha messo insieme blues, rockabilly e folk per spararli fuori come cannonate dalla sua chitarra. La sua esperienza si estende al campo della composizione e della produzione. Yardbirds, Led Zeppelin, progetto solista, collaborazioni con i Black Crowes e col suo "vecchio socio" Robert Plant. Page è uno dei più stimati chitarristi d'influenza per tutti. The Edge e Jack White tornano studenti a lezione quando nel film It Might Get Loud il maestro impartisce la lezione sugli accordi aperto con "Whole Lotta Love".
Michael Wright


1. Jimi Hendrix
Jimi Hendrix ha rivoluzionato la musica rock e il concetto di suonare la chitarra elettrica, costruendo un ponte tra il blues, il rock and roll e le sperimentazioni psichedeliche di metà anni Sessanta. Mai nessun altro è parso così in simbiosi con il suo strumento: i suoi concerti più che performance erano simili ad esperienze extracorporee. Tre soli album per una breve carriera che lascia la testimonianza di un momento-simbolo della storia del rock, il live a Woodstock. "Hendrix ha lanciato un cocktail-bomba sul rock and roll" disse Neil Young quando introdusse Jimi Hendrix nella Rock and Roll Hall of Fame.
Andrew Vaughan

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