sabato 12 luglio 2014

Il pubblico del Calling Festival rimane a bocca aperta di fronte a Joe Bonamassa

Teoricamente questo non era proprio l'ambiente più adatto per Joe Bonamassa. I posti al chiuso sono l'ideale per la sua musica. Ma Joe ha lasciato davvero tutti a bocca aperta con un'esibizione che sta a cavallo tra blues, rock, jam session e canzoni spaventosamente belle. La sua band è cosi potente e creativa da tenere in pugno il pubblico per un'ora. E Bonamassa, chiaramente non un frontman, è del tutto rilassato nel suo ruolo. Il concerto scorre piacevolmente, con un'esecuzione energica di Oh Beautiful. A tratti sembra di essere tornati a Glastonbury nei primi anni '70 quando le band si divertivano tanto a jammare quanto a seguire la scaletta dei pezzi. Un esempio efficace è The Ballad of John Henry, durante la quale Joe si scatena con il Theramin, strumento di grande effetto. Bonamassa deve aver guadagnato un cospicuo numero di nuovi fans oggi, più di chiunque altro e questa è la più grande sorpresa del giorno!  
(Articolo tradotto dalla recensione originale di Classic Rock Magazine)



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