mercoledì 20 gennaio 2016

#2 Blues of Desperation, 25 Marzo '16, nuovo album di inediti di Joe Bonamassa

In tutto il disco la chitarra di Bonamassa evoca angeli e demoni del suo caratteristico sound. "No Good Place For The Lonely"presenta alcuni dei licks più interessanti, mentre la title track garantisce una presa da brivido sull'ascoltatore grazie al suo ritmo. Gli appassionati di chitarra (soprattutto tutti quelli che hanno votato Joe come "miglior chitarrista blues" sul magazine Guitar World , permettendogli di vincere con un margine schiacciante) proveranno con questo album forti emozioni. 
"Ci sono dei lunghi assoli, ma anche alcune mini jam tra i musicisti che a volte dialogano tra loro tirando fuori il meglio" dice Bonamassa "In queste jam strizziamo l'occhio a Jeff Beck ed Eric Clapton degli anni '70. Credo che i fanatici della chitarra e gli appassionati di musica come me lo ameranno." 


Con la sua musicalità senza pari e rappresentando uno dei migliori dischi di inediti di Bonamassa, Blues of Desperation lascerà senza fiato pubblico e critica. 
Con questo nuovo album Bonamassa va oltre i propri obiettivi, spingendosi a conquistare anche una nuova fetta di pubblico, senza deludere le aspettative dei fans storici: non è una cosa da poco per uno che continua a collezionare numeri 1 nella classifica degli album blues di Billboard (ben 15, più di qualsiasi altro artista nella storia). 
Nel 2014 Different Shades Of Blue debuttò alla posizione numero 8 della Top 200 di Billboard, diventando il suo album con piazzamento migliore nella classifica generale, nonchè il suo primo Top 10 in quella che fu la settimana di vendite più prolifica della sua carriera. 
Sempre nel 2014 il chitarrista, insieme alla cantante Beth Hart, ha ricevuto la sua prima nomination al Grammy per miglior disco blues grazie all'album Seesaw, ed è stato nominato Artista Blues dell'Anno.
Il successo di Bonamassa è frutto di un duro lavoro portato avanti negli anni. Insieme al suo manager, il chitarrista ha fondato la propria etichetta discografica, nonchè compagnia di distribuzione e promozione. Inoltre il suo legame con i fan sui social è sempre più forte. 
Prima della pubblicazione di Blues Of Desperation (24 Marzo 2016), Bonamassa, un mostro dei live con più di 100 date all'anno, inaugurerà il nuovo anno con un DVD in uscita a Gennaio che contiene la registrazione del concerto acustico alla Carnegie Hall di New York. Poi intraprenderà la seconda avventura con la crociera Keeping The Blues Alive a Febbraio per poi proseguire con i concerti in elettrico attraverso gli Stati Uniti nel mese di Aprile. 

Ecco la tracklist del nuovo album, Blues Of Desperation:

1. This Train
2. Mountain Climbing
3. Drive
4. No Good Place For the Lonely
5. Blues of Desperation
6. The Valley Runs Low
7. You Left Me Nothing But the Bill and the Blues
8. Distant Lonesome Train
9. How Deep This River Runs
10. Livin' Easy
11. What I've Known For a Very Long Time


Se ti sei perso la prima parte con altre notizie sul nuovo album e le prime info sui pezzi contenuti nel disco, ecco il link che cercavi:


martedì 19 gennaio 2016

Blues of Desperation, 25 Marzo '16, nuovo album di inediti di Joe Bonamassa

Los Angeles, 19 Gennaio 2016. Il "guitar hero" Joe Bonamassa annuncia ufficialmente l'uscita di un nuovo album contenente 11 inediti. La pubblicazione è prevista per il 24 Marzo 2016
Come il suo predecessore (Different Shades Of Blue che uscì nel 2014 e raggiunse la vetta della classifica di Billboard) il nuovo disco contiene materiale originale, canzoni in cui Joe Bonamassa ridefinisce il sound del rock blues come chitarrista, cantante e songwriter. 
"Vorrei che la gente ascoltasse la mia evoluzione come musicista rock blues. Non come uno che si adagia sugli allori, ma come uno che cerca di andare avanti pensando a come la musica possa evolvere rimanendo importante" dice Bonamassa. 
James House, Tom Hambridge, Jeffrey Steele, Jerry Flowers and Gary Nicholson sono alcuni dei nomi dei musicisti più rilevanti della scena di Nashville che hanno preso parte al disco. Nashville è anche la città in cui venne registrato Different Shades Of Blue. 
"Loro sono i migliori della scena. Dal punto di vista dei temi delle canzoni ci sono molte immagini note agli amanti del blues come le montagne, la valley, i treni e tutta una serie di immagini legate alla solitudine e alla sofferenza. Tuttavia ci sono anche molti momenti davvero commoventi che riguardano i grandi ostacoli della vita, gli attimi di sollievo o quelli in cui ci si abbandona all'amore. Credo che chiunque possa rispecchiarsi in queste cose." 
Bonamassa e il suo fidatissimo produttore Kevin Shirley si sono chiusi in studio per 5 giorni ed hanno registrato 11 pezzi che vedono protagonisti anche altri musicisti come i batteristi Anton Fig e Greg Morrow, il bassista Michael Rhodes, il tastierista Reese Wynans, ma anche Lee Thornburg, Bonamassa parla anche della suo rapporto con Kevin Shirley che come i suoi fans ben sapranno va ormai avanti da tanti anni: "C'è una parola che può descrivere la nostra amicizia: fiducia! Mi fido ciecamente di Kevin e dei suoi suggerimenti musicali. Lui spinge le mie abilità al massimo costringendomi a non accontentarmi mai di ciò che è solo "buono". Allo stesso modo fa anche con gli altri musicisti, aiutandoci in qualche modo ad uscire da quella che è la nostra routine."

"Questo richiede delle contro-misure non sempre ortodosse" dice Shirley ammettendo che la scelta di aumentare i componenti della band aggiungendo un secondo batterista serva a far scatenare di più Joe. 
"Volevo che tornasse a lavorare più duramente, come durante i primi anni, quindi ho aggiunto un batterista per aumentare il fuoco della band. Registrare questo album è stata una delle esperienze più belle, che gioia aver creato questa musica!"
Riguardo ai titoli delle canzoni sappiamo che "This Train" è una chiamata alle armi da parte del blues più grintoso, uno di quei pezzi in cui la chitarra di Joe si fa davvero cattiva. "What i've known for a very long time" è una ballata molto emozionante, "The Valley Runs Low" un pezzo acustico molto toccante in cui la voce di Bonamassa si innalza su stili quasi gospel. E poi c'è "Drive", un pezzo che è come se fosse "imbevuto di tequila", un po' malvagio e un po' inquietante tanto da far impallidire un David Lynch. 




Ascolta alcune parti dell'intervista e un assaggio del nuovo disco di Joe Bonamassa

CONTINUA....Parte 2