domenica 5 gennaio 2014

Uno strano frutto - La storia di Strange Fruit, undicesima traccia di Seesaw.

Questa è una storia triste, ma vera ed autentica. Una storia di molto tempo fa e che io ho conosciuto attraverso la musica di Joe Bonamassa e Beth Hart. La canzone Strange Fruit è l'ultima traccia dell'album Seesaw.
Strange Fruit, lo strano frutto, è il corpo di un nero che penzola da un albero.
Billie Holiday la eseguì per la prima volta nel 1939 al Cafè Society, uno dei primi nightclub di New York che permetteva ai neri di entrare. Il proprietario era tanto un sostenitore dell'integrazione razziale quanto del buon jazz. Fu proprio il proprietario del Cafè Society, Barney Josephson, a mettere in contatto Billie Holiday con l'autore della canzone, Abel Meeropol.

Abel Meeropol, un uomo con una doppia storia straordinaria, una legata alla canzone Strange Fruit di cui è autore, l'altra all'adozione dei figli della prima coppia condannata a morire sulla sedia elettrica negli Stati Uniti, un argomento che non tratteremo in questo articolo, ma su cui è possibile trovare informazioni in rete.

Cafè Society "Il posto sbagliato per la gente giusta"
Abel Meeropol vide la foto del linciaggio di Thomas Shipp e Abram Smith (nell'Indiana). Ne rimase sconvolto, non dormì per giorni. Scrisse la poesia Bitter Fruit (Frutto Amaro) che pubblicò, essendo membro del Partito Comunista Americano, con lo pseudonimo di Lewis Allen. Non fu facile trovare qualcuno disposto a cantarla, cosi mise i versi in musica da solo componendo la canzone Strange Fruit.
Billie Holiday, che aveva perso il padre, nero, per una polmonite che nessun ospedale americano voleva curare, aveva più volte sperimentato sulla sua pelle la brutalità del razzismo. Fu costretta ad abbandonare alcune orchestre per il colore della sua pelle e anche dopo essere diventata una cantante (dopo un infanzia di molestie) spesso le veniva impedito di usare la toilette nei locali del Sud in cui si esibiva. La dipendenza dell'eroina, infine, non le permise di riscattarsi da una vita di ingiustizie e difficoltà, che comprendeva, come se non bastasse, la persecuzione fino all'ultimo istante di vita da parte degli agenti della polizia statunitense.

Billie Holiday al Cafè Society nel 1939
Nel 1939 Billie Holiday era comunque una elegante e famosa cantante jazz ed affermatata interprete blues di soli ventiquattro anni. Eseguiva Strange Fruit sempre alla fine di ogni concerto, con gli occhi chiusi come fosse una preghiera, lasciando il pubblico in silenzio ed i camerieri immobili.  La canzone divenne simbolo di lotta per i diritti civili e il collegamento tra l'espressione Strange Fruit e "linciaggio" divenne automatica. Non era facile per Billie Holiday eseguire questa canzone nei paesi del Sud, dove si esibiva molto poco. In Alabama fu addirittura cacciata per aver provato a cantarla.

Cosi come non fu facile pubblicarla. La Columbia si rifiutò di farlo, lasciandole però la libertà di pubblicarla attraverso l'etichetta ebrea Commodore Records. La rivista Time la bollò come "propaganda in musica", salvo poi eleggerla "Canzone del XX secolo" 60 anni dopo. Anche la BBC e le radio statunitensi si rifiutarono di trasmetterla e nel Sudafrica, ai tempi dell'apartheid, era assolutamente illegale.



Nel 1939 l'industria cinematografica americana partoriva "Via col Vento", capolavoro del cinema in cui confluiscono elementi romantici di una storia d'amore, ma anche il rispetto, l'onestà e la pace della convivenza della civiltà nera con i padroni bianchi del Sud.

Strange Fruit era la canzone che la Holiday condivideva con le platee con cui trovava una buona intesa, o il mezzo attraverso cui sfidare le platee che non la rispettavano. "Questa canzone aiuta a distinguere le persone apposto dagli idioti e dai cretini."
Difficilissimo riproporre in forma di cover una storia cosi intensa, senza contare poi che pur essendo un classico della musica americana viene suonata ed eseguita molto raramente. Nell'impresa si sono cimentati Eartha Kitt, Cassandra Wilson, Nina Simone, Tori Amos, Pete Seeger, Diana Ross, Siouxie and the Banshees, Cocteau Twins, Robert Wyatt, Sting, Jeff Buckley, Beth Hart e Joe Bonamassa. Tricky ne ha prodotto un remix, Lester Bowie una traccia strumentale e il regista Joel Kats ha girato un documentario nel 2002 sulla canzone.



"La prima volta che la cantai pensai fosse stato un errore: non ci fu neanche un accenno di applauso quando finii. Poi una persona da sola iniziò ad applaudire nervosamente. Poi all'improvviso tutti applaudivano."  Billie Holiday

"Se nel Sud la rabbia degli oppressi dovesse mai esplodere, ora ha la sua Marsigliese" Samuel Grafton, New York Post, ottobre 1939

"Questa è una delle canzoni più belle che siano mai state scritte. Il testo è di fondamentale importanza storica per l'america. Personalmente nella mia famiglia non ho mai avuto esperienze dirette di schiavitù, ma riesco a cantare questa canzone con compassione. Sia Billie Holiday che Nina Simone hanno entrambe registrato in maniera eccezionale la loro versione, ma quella di Nina è quella che Kevin mi ha consigliato di sentire." Beth Hart


 Il link alla fotografia che ha spinto Abel Meeropol a scrivere Strange Fruit (è un immagine forte come è facile immaginare dopo aver letto la storia, inserisco il link in fondo all'articolo in modo che ognuno può scegliere di aprirla o meno). Di seguito il testo originale e la traduzione in italiano di questa canzone resa famosa da Billi Holiday, che preferiva cantarla sempre alla fine dei suoi concerti, come ultima canzone, prima di lasciare il palco vuoto. "Non c'è nient'altro che possa venire dopo di essa." - Billi Holiday

STRANGE FRUIT

Southern trees bear strange fruit,
Blood on the leaves and blood at the root,
Black bodies swinging in the southern breeze,
Strange fruit hanging from the poplar trees.

Pastoral scene of the gallant south,
The bulging eyes and the twisted mouth,
Scent of magnolias, sweet and fresh,
Then the sudden smell of burning flesh.

Here is fruit for the crows to pluck,
For the rain to gather, for the wind to suck,
For the sun to rot, for the trees to drop,
Here is a strange and bitter crop.


UNO STRANO FRUTTO

Gli alberi del Sud danno uno strano frutto,
Sangue sulle foglie e sangue alle radici,
Neri corpi impiccati oscillano alla brezza del Sud,
Uno strano frutto pende dai pioppi.

Una scena bucolica del valoroso Sud,
Gli occhi strabuzzati e le bocche storte,
Profumo di magnolie, dolce e fresco,
Poi improvviso l’odore di carne bruciata.

Ecco il frutto che i corvi strapperanno,
Che la pioggia raccoglierà, che il vento porterà via,
Che il sole farà marcire, che gli alberi lasceranno cadere
Ecco uno strano ed amaro raccolto.


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