lunedì 25 maggio 2015

Guitar Safari 3: Joe si è innamorato!

"A volte devi fare parecchia strada prima di trovare qualcosa che non ti aspettavi di trovare, ma di cui ti innamori a prima vista"
Joe Bonamassa

Amici appassionati di chitarre! Vi scrivo da Sydney, Australia.

Ho sempre avuto un debole per questa grande roccaforte per criminali e soggetti socialmente inadatti che un furono spediti in questo paradiso, come previsto dalla legge, il più lontano possibile dalla fredda e triste Inghilterra.



Comunque, tornando a noi, ora parliamo di chitarre ed in particolare di una chitarra molto speciale che ho scoperto due anni fa, ma che solo di recente è entrata ufficialmente nella mia vita: una Gibson Les Paul Standard del 1960 con rivestimento Sunburst che, per la maggior parte della sua esistenza, ha avuto un solo proprietario. Per inquadrare la Les Paul Standard nella giusta prospettiva, dobbiamo iniziare raccontando quello che stava succedendo in quel periodo.
Le vendite del modello Les Paul sono decollate solo all'inizio di quello che noi fissati di chitarre chiamiamo "Il Santo Graal delle chitarre elettriche": dal 1958 al 1960. E' difficile crederci, ma c'è stato un momento in cui la Gibson ha messo in Stand By la produzione per quasi un decennio. Dall'autunno del 1960 la Les Paul, così come la conosciamo noi, non era più una novità e tutte le rimanenti chitarre furono inviate a chiunque voleva averne. Uno dei territori in cui la Gibson ha inviato l'ultimo gruppo di Les Paul era l'Australia. E' stato quasi come se questa grande chitarra fosse stata improvvisamente mandata in esilio in terre lontane, sperando di non avere più notizie di lei. Suona familiare?


Ed è qui che la storia di una certa Wendy Johnson diventa interessante. A quanto pare, Wendy è entrata in un negozio di musica nel New South Wales all'inizio del 1961 ed ha comprao la Gibson Les Paul numero di serie 0-8089 con la dicitura "Made in Usa" impressa sul numero di serie. Ha suonato la chitarra per quasi 50 anni, fino a quando ha visto un programma televisivo intorno al 2008 che parlava di chitarre d'epoca, con particolare attenzione per il valore delle Les Paul del 1958, 1959 e 1960 modello Sunburst. Si è così resa conto che possedeva una chitarra speciale che valeva un sacco di soldi, e l'ha venduta al mio amico Dominic per un prezzo ragionevole, ed è qui che la mia vita è cambiata.



In un piovoso pomeriggio nell'autunno del 2012, al Teatro Palais di Melbourne, in Australia, Dominic si presenta con questa bellissima Les Paul. La chitarra non è in vendita, ed è lì solo per essere ammirata dal pubblico. Inseriamo subito la chitarra nel mio impianto, suonando a circa 115 dB. Suona che è una meraviglia, ed ha questo suono meraviglioso che tutte le Les Paul Sunburst degli anni '60 hanno. Penso che sia dovuto alla perfetta combinazione di tenone (pezzo di legno che si incastra con altri) leggermente più corto e uno più magro che conferisce alla chitarra il suo tipico suono. Pensate ai Cream e all'assolo su "I Feel Free" o al suono di Joe Walsh nella metà degli anni '70 e capirete cosa voglio dire. Quel tipico suono viscerale ed incazzato delle Les Paul Standard del 1960.

Come fa ad essere un "Guitar safari" se la chitarra non era nemmeno in vendita? Beh vedete, per alcune chitarre vale la pena aspettare, perchè valgono più del valore assegnato loro da un libro, e spesso bisogna viaggiare molto per trovare qualcosa di cui ti innamori a prima vista. Tutto ciò è successo quel giorno di pioggia a Melbourne. Alla fine ho comprato la chitarra da Dominic per quello che io chiamo il prezzo "Love it Forever", alla fine dello scorso anno. Perchè? Facile. Si tratta di una chitarra che ha fatto la storia, sia quella australiana che quella americana, ma anche perchè ora finalmente, dopo 55 anni in Australia, questa chitarra può tornare in America. E' uno dei miei strumenti più cari, e sono onorato di possederlo. Un giorno vorrei portarmelo dietro e passare per Kalamazoo, MI, in modo che possa veramente tornare a casa, anche se solo per un pò. E spero che Wendy possa venire al Teatro di Stato di Sydney la prossima volta che suono lì, per poter sentire suonare la sua vecchia chitarra.
"LEGGI ANCHE: Guitar Safari 2"

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