UK "Acoustic" pt.2
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INTERVISTATORE : Come è ovvio che sia, per passare da un'atmosfera elettrica ad una acustica, gli arrangiamenti delle canzoni hanno subito delle modifiche. Te ne sei occupato da solo?
Hai una quantità ingente di materiale nel tuo catalogo da cui attingere, cosa ha influenzato la scelta delle canzoni da proporre in acustico?
JB : Beh, alcune erano scelte ovvie, quelle acustiche per cominciare, altre furono più stravaganti come "Jockey Full Of Bourbon", "Slow Train" e "The ballad of John Henry" . Anche "Sloe Gin", che aggiungemmo all'ultimo minuto, e semplicemente sembrò funzionare bene. E' stata una buona idea, le intenzioni erano giuste e in questi casi trovo che tutto finisca per funzionare alla fine.
Per proporre delle canzoni rock blues in chiave acustica c'è bisogno anche di "rimodellarle". Hai dovuto cambiare il tuo approccio in termini di stile verso le canzoni?
JB : Beh, non c'è sustain e non ci sono lunghi assoli (risate). Gran parte del lavoro di "rimodellamento" ha riguardato la voce perchè la situazione era del tipo: "caspita, non c'è un lungo assolo qui, dobbiamo passare subito alla canzone successiva proprio adesso". E' una dura prova per la voce che viene sfruttata molto, una canzone dopo l'altra, subito un'altra ancora, e un'altra. Pensavo "cavolo, c'è da cantare parecchio questa volta". Quindi con la chitarra, senza sustain, senza bending ecc qualcosa bisognava fare. La necessità è la madre delle invenzioni, si dice. Trovo che non sia bello quando la gente tratta e suona la chitarra acustica come se fosse una Les Paul. Non è quello il loro ruolo. Cosi mi sono basato sul metodo (playbook) di Stephen Stills.
Andiamo indietro nel tempo, hai iniziato a suonare con l'acustica quando eri bambino o sei passato direttamente all'elettrica?
JB: Sono un chitarrista elettrico. Ho iniziato con l'elettrica, mi sono fatto le ossa con quella. Possiedo delle chitarre elettriche, non sono un chitarrista acustico, capisci. Ci sono musicisti che sono degli artisti in quel campo. Io sono uno che può fare le sue cose e cavarsela se deve usare un'acustica , ma molto spesso scelgo di non farlo (risate)
E' interessante, perchè ho conosciuto un sacco di musicisti che ricordano la loro prima chitarra come uno strumento di tortura per via dell'action (l'altezza, lo spazio tra il manico e le corde) della chitarra troppo alto che rendeva tutto veramente difficile. Ma alla fine dicono che questo abbia contribuito a rinforzare la loro mano sinistra.
JB : Oh si! voglio dire, lo capisco. Un sacco di gente inizia con la chitarra acustica. Incontro sempre ragazzi o padri che vengono da me dopo lo show e dicono che i loro figli vogliono imparare a suonare la chitarra...ma come? Teoricamente, comprando una chitarra economica per iniziare e proseguendo con quella, ma io invece dico "no!", perchè questo li scoraggierà. Se è difficile da suonare, o se un musicista professionista non può tirarci fuori qualche buona nota, alla fine le chance che un bambino di sei anni ci riesca sono nulle. L'acustica è quello che è a questo punto. Io comunque ho dovuto re-imparare le canzoni scavando a fondo nel manuale di canzoni di Doc Watson e altre cose del genere.
Ci sono stati dei "cambiamenti" anche in termini di strumentazione? Per esempio, che corde e che scalatura hai usato per le chitarre acustiche?
JB: Ho usato le .011 - 0.52. Ora suono parecchio l'acustica - voglio dire non sono certo contrario al suo utilizzo - e utilizzo delle Ernie Ball .011 - 0.52. So che possono sembrare leggere per un'acustica ma per me vanno bene. Andrebbero bene anche le .012-0.54 o le 0.13 - 0.56, ma su una Old Martin potrebbero anche essere un problema e non ha senso per me provare in quella direzione. Ho pensato che avrei potuto rendere le cose più semplici. Uso le 0.11 anche sull'elettrica , la cosa strana è questa...sono praticamente la stessa scalatura...l'unica differenza è l'accordatura "wound G" per via del sound, che su un'acustica risulta essere migliore. Ho provato una "plain G" ma sull'acustica è terribile. La scalatura non è appropriata e semplicemente in quel modo non funziona
Vedendo An Acoustic Evening At the Vienna Opera House, ci sei te circondato da una varietà di chitarre acustiche vintage per le quali molti di noi sarebbero disposti a morire. Qual'erano le tue preferite durante il tour?
JB: Beh in seguito, per i miei concerti solisti, ho usato delle Gibson Songwriters, buone chitarre, con pickup Fishman; mi piace il pickup piezo, mentre non mi piacciono i microfoni e tutta quella merda di fronte. Ho anche usato delle Alvarez Yairi e le ho trovate fantastiche... Le ho usate ad intermittenza per un paio di anni. Per il tour acustico ho usato quasi esclusivamente chitarre vintage: delle vecchie Martin, una D-41, D-28, 017. Ho usato anche alcune nuove Gibson: Presentation Model J-45, Advanced Jumbo J-200 ed una che è una vera e propria delizia e cioè una Doc Watson 1978 modello Gallagher, fatto in Wartrace Tennessee, una Grammer Johnny Cash e una Guild 12 corde, jumbo, davvero ottima. Amo le Guild 12 corde, credo siano le migliori.Le 12 corde possono anche essere difficili da gestire....
JB: Beh questo è quello che amo delle Guilds: a quanto pare suonano sempre bene al contrario di altre chitarre che per via delle sei corde extra tendono a chiudersi/collassare in se stesse.
Che mi dici dell'elettronica invece? Monti la stessa configurazione di pickup su tutte le acustiche?
JB: No. In questo nuovo album è tutto completamente microfonato. Questo era il nostro compito. Niente doveva essere "collegato", una scelta in pieno stile bluegrass (NB bluegrass è un genere di musica tipicamente statunitense, che può essere considerato una branca della country) con microfoni e casse monitor/spie. Dovevamo tenere il volume basso, in poche parole. E suonare forte... il suono mi è piaciuto molto, niente a che vedere col suono plasticoso che ottengono alcune stupide bands. L'unica cosa collegata erano quindi i microfoni e gli ampli PA.
Se le tue chitarre non erano collegate allora che tipo di microfoni avete utilizzato?
JB: Io ho usato un Beyer M69, lo stesso tipo che uso per la voce. Abbiamo usato quello di scorta, era il migliore sia come resa sonora frontale sia per la registrazione. In generale. Eravamo seduti il che aiuta la stabilità di tutto. Era una sfida ma ce l'abbiamo fatta.
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