domenica 10 novembre 2013

Un Joe Bonamassa super impegnato!

Il chitarrista e cantante blues-rock Joe Bonamassa non ha nessun problema ad accumulare impegni su impegni.
In soli tre anni ha sperimentato l'hard rock (Black Country Communion), il jazz-rock strumentale (Rock Candy Funk Party) e un R&B  vecchia scuola con la cantante Beth Hart.
Nel frattempo ha continuato la sua brillante carriera solista, che include quest'anno "An Acoustic Evening at The Vienna Opera House" e i suoi nuovi quattro DVD raggruppati nel cofanetto chiamato "Tour De Force: Live In London" realizzato in quattro diverse serate, in quattro location diverse, con altrettante diverse formazioni di musicisti.



" Credo che il fatto che mia madre non mi abbia dato il Ritalin (medicinale per problemi socio-psicologici), mi ha aiutato a mantenere questo ritmo nella mia carriera" Dice Bonamassa. "Il mio motto è sempre stato 'AGGIUNGI'- sia musicalmente, creativamente ma anche in generale. Non riesco a starmene seduto. Ma fa parte del divertimento,credo."
Il trentaseienne Bonamassa si esibirà al Roanoke Performing Arts Theatre venerdì sera, con uno show che riprodurrà l'ultimo DVD dei quattro raccolti nel cofanetto. Il DVD chiamato "Royal Albert Hall" vede Joe  aprire il concerto con i musicisti con cui ha registrato il DVD alla Vienna Opera House, per poi continuare con la sua band blues-rock.
Quella performance ha ispirato il tour che Bonamassa e le sue due band inizieranno questo mese.
" Il concerto alla Albert Hall è stato davvero una fantastica esperienza per tutti", dice Bonamassa al telefono il mese scorso." Penso che sia stato uno dei concerti più belli che abbia mai fatto nella mia vita, ed è una cosa che dev'essere sottolineata perchè ne abbiamo fatti parecchi piuttosto belli. Ma questo era totalmente su un altro livello."



Le cose sono abbastanza lontane dalla paura che aveva Joe mentre si preparava per il concerto di Vienna, dove aveva con sè una band che includeva un violino, un mandolino, percussioni  e altri strumenti che suonavano un mix di brani originali come "The Ballad Of John Henry" e di cover come "Stones in my Passway" di Robert Johnson.
" Ero davvero molto preoccupato che sarebbe stato un fiasco totale, che tutti l'avrebbero odiato e che sarebbe stato lo show che avrebbe rovinato la mia carriera," dice. " Quello che invece accadde fu il contrario, cioè che questi arrangiamenti avevano dato quel tocco in più che non c'era. Togliendo i lunghi  soli di chitarra ciò che veniva a galla era che c'erano diverse canzoni dietro i soli".
Ricreare la formazione di Vienna e quella blues-rock della Albert Hall ha spinto Bonamassa a portare in giro lo spettacolo dove essenzialmente è Bonamassa che apre il concerto a Bonamassa.
" E' una cosa narcisistica? Sì", scherza, e con voce arrogante aggiunge " Non riuscivo a trovare un modo adatto per aprire il concerto, così ho deciso di fare tutto da solo.
Ma, a essere sinceri, è il modo migliore di offrire ai fans la più bella notte di musica possibile, se sono dei fan  che amano vedermi al lavoro, e poi è per fare qualcosa che secondo la mia opinione e secondo le mie conoscenze, o la mancanza di conoscenze, non è ancora mai stata fatta.
E' una cosa che si aggiunge allo spettacolo".

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