Joe Bonamassa ha sempre raccontato che da piccolo, quando si esercitava alla chitarra, suonava per ore ed ore gli album di Eric Clapton, che per lui sono stati fonte di grande ispirazione. Nel 2009, durante il concerto di Joe alla Royal Albert Hall, Clapton è salito sul palco con lui come ospite e insieme si sono esibiti davanti ad un pubblico in estasi nella canzone del grande Eric “Further On Up the Road”.
lunedì 30 marzo 2015
Buon compleanno "Slowhand"
Ben settanta anni fa nasceva un grande musicista, compositore, chitarrista amato e rispettato da tutti: Eric Clapton.
Joe Bonamassa ha sempre raccontato che da piccolo, quando si esercitava alla chitarra, suonava per ore ed ore gli album di Eric Clapton, che per lui sono stati fonte di grande ispirazione. Nel 2009, durante il concerto di Joe alla Royal Albert Hall, Clapton è salito sul palco con lui come ospite e insieme si sono esibiti davanti ad un pubblico in estasi nella canzone del grande Eric “Further On Up the Road”.
Joe Bonamassa ha descritto la sua esibizione con il suo idolo come "L'emozione di una vita", aggiungendo: "Lui è il mio eroe ed è la ragione per cui suono la chitarra nel modo che tutti conoscono". A quanto pare la stima è reciproca, come dimostra l'invito per Joe da parte di Clapton al Crossroads Guitar Festival a Chicago nel 2010, dove Eric appare felice di esibirsi con i suoi musicisti preferiti come Freddy King, B.B.King e Buddy Guy, ma anche entusiasta nel vedere che l'anima e lo spirito del rock e del blues si sono incarnati in una nuova generazione di leggende della chitarra.
Joe Bonamassa ha sempre raccontato che da piccolo, quando si esercitava alla chitarra, suonava per ore ed ore gli album di Eric Clapton, che per lui sono stati fonte di grande ispirazione. Nel 2009, durante il concerto di Joe alla Royal Albert Hall, Clapton è salito sul palco con lui come ospite e insieme si sono esibiti davanti ad un pubblico in estasi nella canzone del grande Eric “Further On Up the Road”.
martedì 24 marzo 2015
Beth Hart torna in Italia ad Aprile
A due anni dal suo ultimo lavoro, Seesaw, l'album frutto della sua seconda collaborazione con il chitarrista americano Joe Bonamassa, e dopo 3 anni dal suo ultimo disco solista Bang Bang Boom Boom, torna sui palchi di tutto il mondo la stupenda ed energica Beth Hart, con il suo nuovo album "Better Than Home"
In italia purtroppo si esibirà con una sola data, il prossimo 28 aprile all'Alcatraz di Milano, ma la cantautrice statunitense ci ha comunque resi partecipi delle sue innate capacità vocali, essendo stata ospite il 14 Marzo del programma radiofonico di Rai Radio Due "Babylon", condotto da Carlo Pastore e del programma televisivo "Quelli che il Calcio", domenica 15 marzo, dove ha presentato il suo nuovo singolo "Mechanical Heart", tratto appunto dal suo ultimo disco.
Ecco un video anteprima del nuovo album:
Non si trova purtroppo la registrazione della sua esibizione su youtube, ma possiamo linkare qui sotto la sua precedente partecipazione, risalente a due anni fa, in occasione del tour dell'album "Bang Bang Boom Boom". In questa occasione Beth sì è esibita con "Baddest Blues", brano inedito, e "Whola Lotta Love", famosa cover dei Led Zeppelin, resa incredibilmente emozionante dalla sua voce calda, forte ma allo stesso tempo morbida e delicata.
Beth è un'artista dalle mille sfaccettature, è una donna forte ma allo stesso tempo fragile, è una donna che ne ha passate tante sulla sua pelle, ed ora finalmente può mostrarsi in tutto il suo splendore e la sua bellezza, dopo anni difficili e complicati. Vi consigliamo cinque album importanti per Beth, che ci ha indicato in un'intervista di due anni fa:
In italia purtroppo si esibirà con una sola data, il prossimo 28 aprile all'Alcatraz di Milano, ma la cantautrice statunitense ci ha comunque resi partecipi delle sue innate capacità vocali, essendo stata ospite il 14 Marzo del programma radiofonico di Rai Radio Due "Babylon", condotto da Carlo Pastore e del programma televisivo "Quelli che il Calcio", domenica 15 marzo, dove ha presentato il suo nuovo singolo "Mechanical Heart", tratto appunto dal suo ultimo disco.
Ecco un video anteprima del nuovo album:
Non si trova purtroppo la registrazione della sua esibizione su youtube, ma possiamo linkare qui sotto la sua precedente partecipazione, risalente a due anni fa, in occasione del tour dell'album "Bang Bang Boom Boom". In questa occasione Beth sì è esibita con "Baddest Blues", brano inedito, e "Whola Lotta Love", famosa cover dei Led Zeppelin, resa incredibilmente emozionante dalla sua voce calda, forte ma allo stesso tempo morbida e delicata.
Beth è un'artista dalle mille sfaccettature, è una donna forte ma allo stesso tempo fragile, è una donna che ne ha passate tante sulla sua pelle, ed ora finalmente può mostrarsi in tutto il suo splendore e la sua bellezza, dopo anni difficili e complicati. Vi consigliamo cinque album importanti per Beth, che ci ha indicato in un'intervista di due anni fa:
Tom Waits: Mule Variations ("Mi piacerebbe tantissimo lavorare con lui!")
Etta James: Blues in the night
Beethoven: Piano sonatas
Billie Holiday: Best of
Joe Turner: Boss of the blues
lunedì 23 marzo 2015
Beth & Joe: terzo album nel 2016
Beth Hart ha rivelato alcune indiscrezioni riguardo la sua collaborazione con Joe Bonamassa per un eventuale terzo album insieme. I due hanno pubblicato Don't Explain nel 2011, e Seesaw nel 2013. L'obiettivo è quello di un terzo disco per il prossimo anno.
Hart ha dichiarato al "The Blues Magazine": "Abbiamo accennato il discorso con il mio manager e ne ho parlato con il produttore Kevin Shirley. Entrambi mi hanno fatto capire che ci sarebbe la possibilità di registrare un nuovo disco assieme a Joe durante il 2016. Questa è una notizia molto eccitante: ogni volta che faccio un disco con lui, poi seguono i tour più belli che io abbia mai fatto."
Ma Beth ammette che entrare nello studio di Kevin Shirley non significa che sia tutto rosa e fiori: "Mi sento sempre molto insicura. Ormai è una cosa risaputa e credo che Kevin ne sia un po' annoiato; è molto bello però vedere quanto rispetto mi diano in studio. Posso così concentrarmi sul modo in cui devo entrare in contatto con l'anima del pezzo."
Beth Hart ci anticipa un'altra sorpresa riguardo al lavoro con Bonamassa e la sua band.
La sessione radiofonica e l'intervista completa continuerà il 12 Aprile su TeamRock Radio, per The Blues Magazine. Potete seguirla in lingua originale inglese in radio oppure on-demand a questo LINK
Hart ha dichiarato al "The Blues Magazine": "Abbiamo accennato il discorso con il mio manager e ne ho parlato con il produttore Kevin Shirley. Entrambi mi hanno fatto capire che ci sarebbe la possibilità di registrare un nuovo disco assieme a Joe durante il 2016. Questa è una notizia molto eccitante: ogni volta che faccio un disco con lui, poi seguono i tour più belli che io abbia mai fatto."
Ma Beth ammette che entrare nello studio di Kevin Shirley non significa che sia tutto rosa e fiori: "Mi sento sempre molto insicura. Ormai è una cosa risaputa e credo che Kevin ne sia un po' annoiato; è molto bello però vedere quanto rispetto mi diano in studio. Posso così concentrarmi sul modo in cui devo entrare in contatto con l'anima del pezzo."
Beth Hart ci anticipa un'altra sorpresa riguardo al lavoro con Bonamassa e la sua band.
La sessione radiofonica e l'intervista completa continuerà il 12 Aprile su TeamRock Radio, per The Blues Magazine. Potete seguirla in lingua originale inglese in radio oppure on-demand a questo LINK
martedì 17 marzo 2015
Record Store Day 2015 pt1
In occasione del Record Store Day 2015 che quest'anno si terrà il 18 Aprile, sono previste 300 nuove uscite discografiche. L'ambasciatore per il Record Store Day 2015 è Dave Grohl.
I Foo Fighters, sono uno dei gruppi più attesi che daranno alle stampe per l'occasione un EP con 4 pezzi (demo inediti e cover) intitolato Songs From The Laundy Room. La festa dei negozi indipendenti giunge alla sua ottava edizione, e non c'è modo migliore di festeggiare l'impennata della vendita dei dischi che registra, rispetto all'anno precedente, quasi un +50%. Segnali positivi per il mercato del disco in vinile. Riedizioni, ristampe e dischi inediti riempiranno gli scaffali dei negozi che aderiscono all'iniziativa per la gioia degli appassionati. Questi sono alcuni dei dischi più interessanti.
I Foo Fighters, sono uno dei gruppi più attesi che daranno alle stampe per l'occasione un EP con 4 pezzi (demo inediti e cover) intitolato Songs From The Laundy Room. La festa dei negozi indipendenti giunge alla sua ottava edizione, e non c'è modo migliore di festeggiare l'impennata della vendita dei dischi che registra, rispetto all'anno precedente, quasi un +50%. Segnali positivi per il mercato del disco in vinile. Riedizioni, ristampe e dischi inediti riempiranno gli scaffali dei negozi che aderiscono all'iniziativa per la gioia degli appassionati. Questi sono alcuni dei dischi più interessanti.
SYD BARRETT/R.E.M.
Dark Globe/Dark Globe
La stessa canzone interpretata da due artisti molto diversi. Interessante 45 giri.
JEFF BECK
Hi Ho Silver Lining/Beck's Bolero
Il primo singolo di Jeff Beck, versione Usa. Con nuova foto di copertina, immagini e note di Gene Simmons.
Tallyman/Rock My Plimsoul
Il secondo singolo di Jeff Beck nella sua versione Usa. Con nuova foto di copertina, immagini e note di Gene Simmons.
Love is Blue/I've Been Drinking
Prima edizione del terzo singolo di Jeff Beck mai pubblicato negli States prima d'oro
JOHNNY CASH
Koncert v Praze (In Prague--Live)
MILES DAVIS
The Prestige 10 Inch LP Collection Vol. 2
Questo box-set, che segue il Vol.1 pubblicato in occasione del Record Store Day 2014, comprende i rimanenti cinque album (su dieci) in cui Miles Davis è ancora leader della Prestige Records nella prima metà degli anni '50.
DEEP PURPLE
Black Night/Speed
THE DOORS
Strange Days
Uscito nel 1967 per un periodo di tempo limitato, questa è la nuova ristampa in vinile
JIMI HENDRIX
Purple Haze/Freedom
Singolo live all'Atlanta Pop Festival , Byron, Georgia, 4 luglio 1970
PAUL McCARTNEY
The Family Way: Original Soundtrack Recording
Colonna sonora composta da McCartney nel 1967. La versione originale dell'epoca è una rarità che ha raggiunto quotazioni alte al giorno d'oggi.
METALLICA
No Life Til Leather
Cassetta demo culto tra i fans dei Metallica
CHARLIE PARKER
The Charlie Parker Story
Con Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Bud Powell, Curley Russell & Max Roach.
JACO PASTORIUS
The Warner Years
In concomitanza con l'uscita del documentario prodotto da Robert Trujillo bassista dei Metallica, questo vinile contiene alcuni pezzi estratti dall'antologia The Warner Bros Year del 2014
ROBERT PLANT
More Roar
Tre canzoni live dal Robert Plant & Sensational Space Shifters World Tour 2014
continua...
giovedì 12 marzo 2015
Vinile in edizione limitata per il Record Store Day 15
Bonamassa conferma l'uscita di un album in edizione limitata in occasione del Record Store Day del 18 Aprile 2015. Si intitola "RECORD STORE DAY EXCLUSIVE" il vinile 180gr che comprende 8 canzoni. Le canzoni incluse sono Ball Peen Hammer, Jelly Roll, Love Ain't A Love Song, Woke Up Dreaming sul lato A, e le stesse canzoni in una versione acustica inedita sul lato B del disco. Una chicca per gli appassionati del noto bluesman, un vinile da collezione con una tiratura limitata di sole 2500 copie.
Le migliori performance dal Fillmore East & West
link all'articolo originale disponibile a piè di pagina
Solo per un'incredibile notte, riporteremo in vita il Fillmore East ed il Fillmore West per presentare uno spettacolo davvero incredibile! Abbiamo riunito alcuni degli artisti che hanno reso il palco dei due locali una sede leggendaria di concerti, e tra questi ci sono: Jefferson Airplane, The Allman Brothers Band, Albert King e Santana. Sono pronti per spaccare con il loro rock, più duro che mai!
Il Fillmore East and West sono stati entrambi aperti nel 1968 dal leggendario promoter di concerti Bill Graham. In quel periodo, questi locali hanno ospitato la maggior parte dei più grandi concerti rock: dai Led Zeppelin agli Who, dai Grateful Dead a Janis Joplin. Le due sedi pur essendo rimaste aperte per un periodo relativamente breve, circa tre anni di glorioso rock, sono state teatro non solo di alcuni dei più grandi concerti in assoluto, ma anche di alcuni tra i più stupefacenti album live. Il mondo del rock non ha mai visto niente di così bello come il Fillmore East e il Fillmore West. Dimentichiamoci per un attimo dei lunedì dedicati al Blues, per rivvivere insieme alcuni splendidi momenti musicali!
Curiosità divertenti
1) Alcuni degli artisti per cui gli Allman Brothers hanno aperto i concerti presso i Fillmore includono Blood, Sweat and Tears, Buddy Guy, B.B.King e The Grateful Dead. Un conto piuttosto salato per il Fillmore.
2) Vi siete mai chiesti di chi è la voce che al Fillmore East diceva: "Ok, ecco a voi gli Allman Brothers?" Bene, questa persona è niente meno che Micheal Ahern, il presentatore del Fillmore East. 15 minuti ( o secondi?) di celebrità, proprio lì.
3) Le esibizioni al Fillmore East hanno aiutato Albert King a conquistare il pubblico bianco, soprattutto la sua apparizione alla serata inaugurale del Fillmore East, quando ha aperto il concerto per i "Big Brother and The Holding Company".
4)L'album live di Albert King, registrato al Fillmore East, "Live Wire/Blues Power" è stato un'importante influenza per artisti come Jimi Hendrix, Eric Clapton, Robbie Robertson, Gary Moore e Stevie Ray Vaughan.
5)La band "Hot Tuna" derivata dagli Jefferson Airplane, ha iniziato proprio quando Jack Casady e Jorma Kaukonen hanno iniziato ad esibirsi in duo per aprire i concerti degli Jefferson Airplane, tra cui molti spettacoli al Fillmore East.
6)L'imprenditore del Fillmore Bill Graham era in realtà il manager degli Jefferson Airplane, prima di inaugurare i due locali. Slick, che non andava d'accordo con lui, ha chiesto che lui fosse licenziato, o lei avrebbe abbandonato tutto. Grace fu bloccata, e Graham non fu licenziato.
lunedì 9 marzo 2015
Guitar Safari pt.1
Salve, amici nerd smanettoni della sei corde e semplici hobbisti.
Mi prendo un momento per presentarmi. Mi chiamo Joe Bonamassa e non sono quel tipo che vedete su PBS-Palladia che indossa un vestito di Hugo Boss fingendo di essere Eric Clapton. Sono uno come voi: un fanatico di strumenti, un collezionista, uno "smanettone", e sono sempre a caccia di tutto ciò che riguarda chitarre vintage del periodo precedente al 1965. A questo punto possiamo procedere.
In questo episodio parliamo di due Fender Stratocaster Blonde del 1963 acquistate durante lo stesso weekend. Per raccontare questa storia bisogna tornare indietro nel tempo fino al 1996, quando uno squattrinato e giovane bluesman del nord dello stato di New York, cercava di costruirsi una carriera come artista solista suonando rock-blues. A quel tempo avevo sette chitarre, di cui due
Fender Stratocaster del 1963. (Lo so, lo so: povero me. Ricordate comunque che mio padre ha un negozio di chitarre). Una delle due era una Stratocaster sunburst, l'altra era una magnifica blonde. Tutte le Blonde dell'epoca avevano il body in frassino, al contrario degli altri colori il cui body era in ontano, compresa l' Olympic White. Nota (ne esistono alcune in mogano e forse altre in legno Korina, quindi non scrivete lettere di protesta all'editore). La mia si chiamava "Al", come Al Jardine dei Beach Boys, che ne suonava una uguale, ed era molto cool.
Ad ogni modo, arrivò il periodo in cui fui costretto a lasciare la casa dei miei genitori, trasferirmi nella grande città e, in pratica, a crescere. Avevo bisogno urgente di soldi per il trasferimento. Ho dovuto vendere una delle mie Stratocaster per raccogliere i soldi utili per cominciare la mia vita adulta. La blonde, essendo tutta originale e più quotata, fu la scelta logica. Mi ricordo il momento in cui feci l'imballaggio e le diedi letteralmente un commovente addio prima di spedirla dal negozio di mio padre, destinazione: New Jersey "Hi Test Guitars". Da quel giorno in avanti promisi a me stesso che avrei prima o poi avuto una Stratocaster Blonde del '63.
Non è un segreto che al giorno d'oggi io possieda molte chitarre di valore. Sono il più fortunato ragazzo blues, baciato dalla fortuna. Detto ciò, ho sempre rimpianto di aver dato via quella Stratocaster.
Non è un segreto che al giorno d'oggi io possieda molte chitarre di valore. Sono il più fortunato ragazzo blues, baciato dalla fortuna. Detto ciò, ho sempre rimpianto di aver dato via quella Stratocaster.
Torniamo ai giorni nostri, di preciso alla scorsa estate, poco prima di imbarcarmi nel mio ultimo tour, quando ero tutto intento ad esercitarmi e a "sgobbare" sulla chitarra! Ogni tanto davo un'occhiata ad alcuni dei miei siti di chitarre preferiti, tra cui uno il cui proprietario è il mio amico di lunga data Eliot Michael del Rumbleseat Music. Stavo visionando il catalogo quando all'improvviso ho visto una fantastica Stratocaster Blonde del '63. Una telefonata, l'accordo, ed eccola poco tempo dopo in una scatola della FedEx, sulla porta di casa mia! Bellissima, in condizioni ottime, con tanto di etichette ed una tracolla. Onestamente, è molto meglio di quella che vendetti venti anni prima. Così ho riavuto una Stratocaster Blonde, e ne sono felicissimo. Questo è successo il venerdì.
Il giorno successivo, sabato, il mio grande amico e rinomato fotografo di livello mondiale Rick Gould mi ha chiamato e mi ha detto di andare a La Habra, California, per dare un'occhiata a una Stratocaster Olympic White del '63 che il proprietario doveva vendere in vista dell'acquisto di una casa da parte del figlio. Per una fortunata serie di eventi, la maggior parte dei negozianti in quel fine settimana erano impegnati al San Rafael guitar show, per questo Rick aveva ricevuto la chiamata. Siccome l'Olympic White è meno desiderabile di una Blonde, e comunque avevo appena comprato un gioiello di chitarra, avrei potuto non chiamare. Invece ho chiamato, e di domenica, armato solo del mio libretto degli assegni e della mia malattia per le chitarre, sono salito in macchina per andare a vedere questa chitarra. Un' amichevole di football riecheggiava da questa casa modesta in una strada modesta nel più modesto dei giorni, quando ho bussato alla porta.
Un uomo sulla sessantina mi ha aperto insieme a suo figlio.
Sono entrato ed ho visto una custodia della Fender appoggiata su un asse da stiro. L'ho aperta ed ecco che mi sono trovato di fronte ad una delle Stratocaster '63 che faceva parte dei mille esemplari di cui faceva parte anche quella che avevo acquistato appena due giorni prima. L'uomo mi disse: "Conosci bene i Beach Boys? Questa chitarra l'ho comprata perchè è quella che usavano loro". (Al suonava una Stratocaster Blonde, Dennis una Jaguar, e Brian un P-Bass). Fui onesto e non provai a contrattare affatto. Staccai l'assegno e in dieci minuti ero di nuovo in macchina diretto a casa. Vedere quanto significasse per suo figlio avere una casa, è stata una cosa che non dimenticherò mai.
Collezionare chitarre, con le migliori intenzioni, può cambiare non soltanto la propria vita, ma anche quella degli altri in un modo speciale. Questa è stata proprio una di quelle occasioni. Due settimane dopo, la chitarra era sul palco con me a Red Rocks, 51 anni dopo che un ragazzo l'aveva comprata con il sogno di diventare il nuovo Al Jardine. Questo è la storia di un cerchio che si chiude, la storia di una chitarra speciale.
(Joe Bonamassa)
"LEGGI ANCHE: Guitar Safari 2"
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