Anche se non viene citato spesso come riferimento dagli altri grandi del Blues, Broonzy è stato un artista d'avanguardia e d'influenza per molti. Non sappiamo l'anno preciso della sua nascita, 1893 secondo Big Bill e 1898 secondo la sorella gemella, ma possiamo ritenere vera l'affermazione di quest'ultima visto che all'epoca era normale per i neri "gonfiare" l'età reale per poter essere assunti nell'esercito o per trovare un lavoro.
Big Bill Broonzy va ricordato non solo per l'eredità musicale che ci ha lasciato, ma anche per essere stato uno dei primi cantanti a servirsi di un gruppo musicale, ed uno dei primi (nel 1980, 22 anni dopo la sua morte) ad essere inserito nella Blues Hall of Fame. Avendo variato molto il suo stile durante gli anni di attività, si è contraddistinto sia come musicista country-blues (anni '20), che come precursore di un blues più urbano o cosiddetto Urban blues (anni'30 e '40) e soprattutto come figura leader del movimento dell'American Folk Revival (anni '50) che fece di lui una star internazionale.
"Trouble In Mind" è una straordinaria collezione di singoli che ha registrato durante gli anni '30, ed è un ottimo album per iniziare ad approfondire la conoscenza della sua musica. Questa sorta di best of progettato sul finire degli anni '50 comprende una selezione di brani originali e classici come le più conosciute "Trouble in mind", "Key to the highway" , "Digging my potatoes", "It hurts me too". 24 canzoni per 73 minuti di voce e chitarra acustica (raramente accompagnati anche da un banjo) in grande stile.
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