noi di Joe Bonamassa Italia siamo sempre alla ricerca di una scusa per parlarvi di ottima musica, ed ecco che recentemente è stata ufficializzata la notizia che Joe Bonamassa intraprenderà un tour interamente dedicato al British Blues, in particolare a Clapton, Beck e Page, tre grandi fonti di ispirazione, legati ad un genere senza il quale il nostro Joe non avrebbe potuto sviluppare il suo talento in maniera così piacevole e passionale. Il tour prende il nome di A Tribute To The Blues Explosion.
Abbiamo la scusa, manca l'idea. Ecco l'idea, molto semplice in realtà, quella di scegliere ogni Venerdì un disco blues legato alla storia del British Blues per prepararci culturalmente e non solo ad uno dei giorni più belli e divertenti della settimana, ma anche a quello che sarà uno dei concerti più belli e divertenti della nostra estate, visto che il tour di Joe Bonamassa passerà anche dall'Italia (Padova, 14 Luglio 2016).
Quale migliore occasione quindi per ripercorrere la storia del genere iniziando proprio da quello che in molti considerano il primo vero disco di british blues della storia?
JBI
Parliamo di "R&B From The Marquee"
Negli anni '60 Long John Baldry entra nei Blues Incorporated di Alexis Korner. Sono una bella coppia indubbiamente, il primo è uno dei migliori cantanti che il British Blues abbia mai avuto, il secondo è tuttora considerato il "padre" del genere, avendone consentito la nascita e lo sviluppo. I Blues Incorporated fondati da Korner nel'61, insieme Cyril Davies, diventeranno una fucina musicale dove avranno modo di esprimersi e partecipare praticamente tutti i personaggi più celebri ed illustri di questo nuovo genere che nasce dalla contaminazione della musica inglese con quella americana. Charlie Watts dei Rolling Stones, così come Robert Plant e Jimmy Page dei Led Zeppelin, Rod Stewart e John Mayall, e la lista continua con nomi più o meno illustri che faranno, ognuno a loro modo, parte del mosaico della storia della musica del XX secolo. Una curiosità: l'album si chiama R&B From the Marquee, ma non si tratta di un album live, tanto meno è stato registrato al Marquee. Questa musica venne incisa su disco nell'arco di un solo giorno (il che crea dei parallelismi con la velocità di registrazione di un disco live) negli studi di Londra della Decca Record's. Il titolo rimane per me un mistero, il contrario del piacere di abbandonarsi a questo disco in un venerdì sera qualunque.
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