Classic Rock The Blues Magazine
Beth Hart e Joe Bonamassa
Hampton Court Palace, Londra, 24 giugno
Joe-Bo e Lady Beth : esibizione regale
Spettacolo mozzafiato per Beth Hart e Joe Bonamassa nella location più pittoresca e storica che si può immaginare a Londra.
Le canzoni sono quelle dei due album di cover, frutto della collaborazione tra i due artisti, Don't Explain del 2011 e SeeSaw pubblicato lo scorso maggio di quest'anno. Per quanto riguarda la setlist si va da pezzi pop degli anni '50 come Them There Eyes di Louis Armstrong , a pezzi trainanti a base di riff funk come For My Friend di Bill Withers; dal jazz cafè parigino di Chocolate Jesus (Tom Waits) all'impavida e appariscente Seesaw, eseguita in tributo ad Aretha Franklin. Beth è in forma smagliante questa sera, elegante come una pantera in canzoni come Close to my fire e vibrante di energia in Something's got a hold on me. Con la sua voce si destreggia tra momenti giocosi come in Them There Eyes, delicati come in Close to my fire e potenti vibrati carichi di fervore come in Miss Lady. Con grande anima e coraggio interpreta I'd rather go blind di Etta James, ma Beth Hart consegna al pubblico quello che è un tour de force di performance che spaziano da momenti emotivi e commoventi ad altri decisamente carichi di forza. Rende omaggio alla straziante Strange Fruit, un'altra scelta difficile, che tutti conoscono nella versione di Billie Holiday. Come per il disco, Bonamassa resta in secondo piano, occupandosi delle seconde voci in molte canzoni, e uscendo allo scoperto nel momento dei soli di chitarra come in Sinner's Prayer e in Rhymes. Ad ogni modo, Joe prende posto sotto la luce dei riflettori in Can't Let Go (brano caratterizzato da un ampio utilizzo dello slide) , in Strange Fruit (la cui chitarra rappresenta un pò la "spina dorsale" dell'intero brano) e nell'eccezionale assolo in stile Warren Haynes di I'd rather go blind. E' stata una magnifica serata in compagnia del nuovo Re e della nuova Regina del palazzo.
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